Love Life

Libertà di parola non significa libertà di insulto.

Nascondersi dietro uno schermo, che sia con un profilo vero o falso, non dà il diritto di offendere, insultare o calunniare una persona come se niente fosse. Le parole hanno un peso, e chi le usa con leggerezza per attaccare gli altri dovrebbe rendersene conto.

Oggi sono tornato negli uffici della polizia postale, ormai potrei dire di essere di casa, perché sono stufo di subire attacchi gratuiti da chi evidentemente non conosce né me né i fatti. Certo, so bene che la giustizia a volte è lenta, ma questo non significa che io stia a guardare. Una cosa sono le discussioni di poco conto, un altra cosa è la diffamazione, la denigrazione, le calunnie. E c’è stato persino qualcuno che ha tirato in ballo mia figlia pur di offendermi!

Ora vediamo che succede. E visto che i miei stessi haters seguono il mio profilo, che sappiano: non rimarrò in silenzio a leggervi e basta.

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