Amphibious Technique: il mio menù di oggi.
La tecnica dell’anfibio, che poi in inglese si scrive con la M e mi piace di più! L’unica cosa che non mi piace della mia nuova attività è che ho difficoltà a pronunciare la M prima della F, ma va bene così, perché per me cio che conta è che sia efficace!
Per chi non ne avesse mai sentito parlare nemmeno da me si tratta di una nuova alternativa sportiva che sviluppa dei set di lavoro fuori e dentro l’acqua facendo si che i carichi di lavoro siano intensi, costanti, ma mai eccessivi in quanti adattabili ad ogni livello sportivo e con difficoltà decrescenti che pongono l’atleta nella condizione di potersi spingere oltre senza crollare, figo no?!
Quando ormai 6 anni fa stavo “studiando” la tecnica dell’anfibio arrivai a fare una routine di 1 ora e 50 minuti, talmente mi piaceva e ci avevo preso la mano che andavo avanti come se non ci fosse un domani! Il risultato lo potete vedere nella foto qua sotto, così quando avevo 41 anni!
Certo ora le cose sono un po’ cambiate, gli anni sono 47, 6 anni fa sperimentavo per curiosità e per ambizione, ora dopo il cambiamento radicale nella mia vita le mie prestazioni sono orientate come tanti sanno verso le maratone in acque libere, ma ciò che mi piace ancora di più è che anche in questo caso l’ Amphibious Tecnique produce un grande risultato ma attenzione attenzione, anche se non è il mio caso, ha una resa fantastica nelle brevi distanze!
Nel mio menù di oggi ho messo i soliti 1000 metri in progressione, distanza minima che sempre più frequentemente non basta più talmente sono un diesel, dopodiché ho iniziato la parte centrale che prevedeva:
12 trazioni alle cinghie (TRX) con inclinazione massima (quindi orizzontale)
16 ripetizioni di addominali Crunch
16 piegamenti sulle braccia classici
24 colpi di gambe delfino verticale con mani al petto e spalle emerse
12 trazioni verticali al blocco di partenza con il corpo immerso nell’acqua (la testa deve ogni volta superare la piastra dove poggiano i piedi)
16 ripetizioni up&down di addominali a squadra e braccia allungate dietro
12 piegamenti sulle braccia al bordo basso con mezzo corpo in acqua, con gambe stile libero forte (il corpo deve restare orizzontale nonostante manchi un appoggio solido sui piedi)
30 secondi di riposo e via per 400 metri in massimo consumo di ossigeno! (VO2Max)
1 minuto alla fine e daje! Ripetere per 4 volte!
Ora, se siete curiosi di provarlo non dovete fare altro che contattarmi ma deve essere chiara una cosa, se da una parte la tecnica dell’anfibio è adattabile a tutti i livelli di prestazione dall’altra parte almeno quelle 2 bracciate di nuoto bisogna saperle fare!
Ma sono sicuro che VOI sapete nuotare!
Coachcorradosorrentino@gmail.com