Bilancio e attenzione sociale: Cagliari sceglie l’inclusione!
Con la quarta variazione al Bilancio di Previsione 2025-2027, approvata in consiglio nella seduta di ieri, il Comune di Cagliari ha compiuto un passo importante verso una città più giusta, inclusiva e vicina alle persone fragili. Un’operazione da oltre 13 milioni di euro, che vede ben 13 interventi espressamente rivolti a persone svantaggiate, con disabilità, anziani, minori, famiglie in difficoltà o senza fissa dimora, per un investimento complessivo pari a 6.859.685 euro: oltre il 50,9% dell’intero pacchetto di interventi.
Un segnale fortissimo. Una scelta politica chiara, guidata con determinazione e competenza dall’assessora alle Politiche sociali Anna Puddu, che merita un elogio sincero per aver portato avanti con coerenza e concretezza un’idea di città che non lascia indietro nessuno.
Le azioni messe in campo sono tante e di grande valore: dai 2,4 milioni per il pagamento delle rette per anziani e soggetti con sofferenze psichiche e fisiche, al rafforzamento dell’assistenza domiciliare per evitare ricoveri in strutture, fino agli interventi per i minori, le famiglie, le persone con disabilità e le persone senza fissa dimora, anche in risposta alle emergenze climatiche.
Altrettanto significativa è la rigenerazione urbana del quartiere di Sant’Elia, con un finanziamento di 2 milioni di euro volto a ridurre marginalizzazione e degrado sociale attraverso nuove connessioni con la città. Non meno importante la riqualificazione di Viale Sant’Avendrace, che collegherà aree ad alta vocazione educativa e sociale.
Ogni euro speso ha un significato che va oltre il bilancio e rappresenta un investimento nella dignità, nell’uguaglianza e nella qualità della vita di tutte e tutti.
Il sindaco ha voluto sottolineare anche il ruolo fondamentale svolto dagli uffici comunali, che hanno saputo tradurre gli indirizzi politici in progetti concreti, dimostrando grande efficienza e attenzione ai bisogni della cittadinanza.
Cagliari sta dimostrando, nei fatti, di voler essere una città sempre più inclusiva, accogliente, moderna e attenta ai più deboli. E questo, oggi più che mai, non è un dettaglio: è una scelta di civiltà.