LA MUSICA PIU BELLA
Io l’ho capito nel tempo.
I messaggi che Amelia mi ha lasciato sparsi per la casa sono chiari, faceva spesso i disegni e se delle volte si vergognava di esprimere i suoi sentimenti li nascondeva, li custodiva sapendo che prima o poi li avremo trovati e ne saremo stati felici.
Perciò dopo essermi accorto, ogni foglio disegnato, scarabocchiato, apparentemente inutile doveva e deve ancora adesso essere letto, perché guardando bene e leggendo tra gli scarabocchi, anche nei fogli più stropicciati si nasconde un suo messaggio d’amore, lo scarabocchio stesso merita di essere apprezzato perché segno tangibile della voglia di comunicare di Amelia.
L’ho capito nel tempo.
Da un certo momento in poi ogni cosa che ho fatto o che ho progettato nella mia vita aveva un solo fine, Amelia, mi sono sempre ritenuto un uomo fortunato, non sono ricco ma devo ammettere che non mi è mai mancato nulla, il successo sportivo e professionale, le medaglie, una discreta macchina, un bel telefono, una bella macchina fotografica, tutte cose meravigliose che di fronte alla vita di Amelia percepisco ora come senza valore, ho passato ore al telefono ancora a lavorare anche a casa che se potessi tornare indietro senza dubbio le passerei di nuovo ad accarezzarle i capelli e le guance mentre dorme, ore e ore a lavorare che ora non servono quasi a nulla, sarebbe stato molto meglio non perdere un attimo per stare di più con Amelia.
L’ho capito nel tempo.
Che la musica più bella non c’era bisogno di cercarla, i piccoli piedi che correvano scalzi, le chiamate alle 2 del mattino per andare in bagno, le bottigliette del suo profumo preferito che si spaccavano per terra, le sue urla per la disperazione, i capricci per andare a letto, non c’era bisogno di cercare nulla, la musica più bella era lei.