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Approvato ordine del giorno sulle criticità relative all’impianto per lo smaltimento dei rifiuti Tecnocasic.

Nella serata di ieri il Consiglio Comunale ha approvato l’ordine del giorno proposto congiuntamente dalle Commissioni Bilancio e Tributi e Ecologia Urbana, Ambiente e Verde Pubblico, con il coinvolgimento di ben 20 consiglieri su 34 e l’ottimo lavoro coordinato dai presidenti delle relative commissioni Francesca Mulas e Giovanni Porrà.

Il tema al centro del dibattito era lo smaltimento dei rifiuti in città, un argomento che merita serietà e responsabilità. Tuttavia, ancora una volta, abbiamo assistito a strumentalizzazioni politiche e a false accuse rivolte all’attuale maggioranza, tacciata di ipocrisia e di voler nascondere presunti ulteriori aumenti della TARI.

Tali affermazioni sono infondate e fuorvianti.

Sorprende e indigna che tali attacchi arrivino da consiglieri che, solo un anno fa, facevano parte della maggioranza a sostegno della giunta guidata dal sindaco Paolo Truzzu. Giunta che, con la delibera del 25 marzo 2024, elogiava il sistema di raccolta porta a porta e ne riconosceva l’efficacia.

Nel documento “Deliberazione 53/2024”, con oggetto “Servizi di igiene urbana. Indirizzi per la stesura del nuovo progetto”, tra le premesse si legge chiaramente:

Il contratto d’appalto andrà a concludersi il 30 settembre 2024;

• “Circa l’80% degli intervistati ha valutato positivamente il sistema di raccolta differenziata porta a porta”;

• “Il sistema ha permesso di raggiungere nel 2023 oltre il 76% di raccolta differenziata, in linea con le soglie regionali e nazionali.”

E nella parte finale del documento si delibera che:

• “La raccolta sia effettuata, ordinariamente, tramite il sistema cosiddetto domiciliare o porta a porta.”

È dunque paradossale e gravemente incoerente che oggi si accusino scelte che loro stessi hanno sostenuto e approvato in precedenza.

Noi, come maggioranza, continuiamo a lavorare per una gestione trasparente e migliorabile dei servizi ambientali, consapevoli che l’unico interesse da difendere è quello della cittadinanza.

L’ipocrisia non sta nelle nostre azioni, ma nell’incoerenza di chi cambia idea per convenienza politica. E alla fine i cittadini e le cittadine sapranno giudicare.

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